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Piccolissime meraviglie di una sola cellula popolano le
acque del nostro pianeta. Sono i radiolari oggetto dell’interesse e della passione dei
biologi marini. Tutti gli esseri viventi hanno avuto origine da organismi
acquatici fatti di una sola cellula capace di riprodursi e svolgere ogni
funzione fondamentale per vivere. Ben poche persone conoscono questi microscopici progenitori
che vivono nelle acque salate e dolci. Sono del tutto invisibili all’occhio umano e prima
dell’invenzione del microscopio non si sospettava nemmeno esistessero. La loro caratteristica sono i raggi: il loro nome deriva dal
latino radiolus che significa piccolo raggio. Vivono acchiappando il cibo proprio con i raggi e con gli
pseudopodi, falsi piedi prensili che escono dal protoplasma e rientrano una
volta finita la caccia. Visti al microscopio biologico da 400 a 1000 ingrandimenti, possibilmente in
capo scuro, sembrano dei fiocchi di neve, fuochi d’artificio, stravaganti
aquiloni, grappoli di stelle, flauti, falci di luna, ricami, sfere di
filigrana. Alcuni si vestono da corone di spine e certe diatomee (che assieme ai radiolari sono l’altro gruppo principale di
plancton siliceo) sembrano dischi volanti pronti al decollo. Sono spettacolari anche dopo morti: i delicati scheletri in
filigrana dei radiolari sono opere d’arte che nessun cesellatore ha mai saputo
fabbricare. Queste creature che misurano appena qualche micron
(millesimo di millimetro) hanno un grande vantaggio: il fatto di essere
“single” (poiché si riproducono per scissione) ha permesso loro di sbizzarrirsi
giocando con ogni forma possibile…quando si nasce centinaia di anni prima degli
altri, infatti, è tutto da inventare! Una curiosità: nessuno lo sapeva ma l’olio di fegato di
merluzzo che generazioni di bambini hanno inghiottito storcendo il naso è
prodotto proprio dai radiolari, di cui i merluzzi si nutrono. |